Se i disturbi alimentari sono così gravi da mettere in serio pericolo la salute e la vita delle persone, l’ipnotista può essere coinvolto per collaborare con lo staff medico, come nel caso di anoressia grave o obesità morbigena in stato avanzato.
Quando si tratta di disturbi alimentari in fase iniziale o di cattive abitudini alimentari allora l’ipnosi può essere di aiuto per cercare l’origine del problema se il disturbo alimentare è di origine post traumatica, oppure a modificare attraverso l’ipnosi l’espressione del disturbo alimentare come autogratificazione momentanea con un’abitudine più sana. Mangiare troppo o troppo spesso per calmare le sensazioni di ansia, è un’ abitudine molto diffusa, in questo caso l’ipnosi può essere di aiuto se la persona riconosce di avere una cattiva attitudine e sia desiderosa di cambiarla trovando una motivazione dentro di sé per effettuare il cambiamento.
Anche per altri disturbi alimentari, l’ipnosi può essere di aiuto, come vomitare spesso o essere ossessionati positivamente o negativamente da uno o più cibi.
Tenendo sempre ben presente che l’ipnosi può essere di aiuto per i disturbi alimentari, ma non può fare nulla senza il consenso e la collaborazione della persona.